Da una ricerca di Frost & Sullivan commissionata da Dassault Systèmes emerge che la casa del futuro non sarà più un insieme di ambienti e dispositivi isolati, ma un vero e proprio ecosistema in continua evoluzione.
La ricerca ha appurato che casa sarà sempre più digitale e dipendente dall’uso di assistenti virtuali, da dispositivi di varia natura connessi e da elettrodomestici intelligenti, tutti componenti destinati a diventare i nuovi telecomandi della vita quotidiana.
Secondo Frost & Sullivan e Dassault Systèmes nel 2030 per ogni utente esisteranno oltre cinque dispositivi connessi.
Casa connessa con nove dispositivi in rete
Il numero di case connesse, cioè abitazioni nelle quali sono installati almeno nove dispositivi collegati in rete, è destinato a quintuplicare in soli cinque anni, passando da 90 milioni nel 2016 a 463 milioni nel 2021.
Sono in atto diversi trend che convergono verso la realizzazione di esperienze personalizzate a casa, nel tempo libero e nello shopping.
Le aziende di lifestyle, moda e prodotti per la casa hanno individuato chiaramente queste tendenze e sono alla ricerca di metodi e strumenti per reinventare strategie, prodotti e modelli di business.
Secondo Philippe Loeb, Vice President, Home & Lifestyle, Consumer Packaged Goods & Retail di Dassault Systèmes, “il comparto Home & Lifestyle si appresta ad affrontare cambiamenti radicali con l’arrivo delle tecnologie emergenti. Entro il 2030 ci aspettiamo ulteriori rivoluzioni, con un impatto dirompente su prodotti e servizi generato da tecnologie 3D, nuovi materiali, intelligenza artificiale, Internet delle Esperienze e prodotti connessi come dispositivi indossabili per la salute e il benessere“.
In questo mondo, secondo il manager di Dassault Systeémes, le aziende che producono articoli per la casa, realtà openanti nella moda e in genere nello style, avranno bisogno di partnership agili e soprattutto di una piattaforma per fare innovazione mettendo in sinergia e in armonia i consumatori, il pianeta e la loro attività.