Uno spazio industriale, da anni lasciato a se stesso, sta per trasformarsi in un luogo ad alto tasso di socializzazione e condivisione di tempo ed esperienze fra generazioni diverse grazie allo sviluppo di un progetto polifunzionale e di tecnologie estremamente sofisticate e all’avanguardia: tutto questo è Chorus Life.
Chorus Life è un avveniristico intervento di riqualificazione urbanistica che mette al centro l’aggregazione, l’integrazione e le tecnologie digitali.
Sarà realizzato a Bergamo in un’area ex industriale di 70mila metri quadrati, dove 30 anni fa avevano sede gli stabilimenti dell’azienda Ote, specializzata nella produzione di trasformatori elettrici.
La coralità è appunto la principale caratteristica di questo villaggio digitale che offre opportunità di socializzazione e dialogo fra più generazioni in modo creativo, attraverso la condivisione di uno spazio privo di barriere architettoniche e ricco di servizi variegati, dedicati alla salute, al benessere, allo sport, allo shopping e in generale allo svago e alla cultura.
Restituzione e integrazione
Oltre a restituire ai cittadini un’ampia area industriale dismessa non lontano dal centro, la principale finalità di questo intervento è creare un modello di integrazione di residenza, servizi e spazi pubblici che rinnovi profondamente i canoni dell’urbanistica degli ultimi anni, fondato sulla commistione delle funzioni, sulla sostenibilità ambientale e sul forte apporto di tecnologie digitali.
Un progetto sicuramente smart che mette al centro l’innovazione e il progresso. Un’idea nata dalla mente fertile e visionaria di Domenico Bosatelli (presidente delle società Gewiss) e GrupEdil, proprietarie dell’area) che, nonostante abbia da poco compiuto 85 anni, dimostra di essere saldamente ancorato al presente e, soprattutto, di sapere guardare molto lontano.
Un modello immobiliare differente e all’avanguardia che, come egli stesso ha dichiarato, “sarà in grado di coniugare l’edilizia con l’industria e l’architettura con le più avanzate tecnologie digitali: Chorus Life sarà un centro di aggregazione sociale per migliorare la qualità della vita delle persone e offrire un’importante opportunità di sviluppo economico”.
Il progetto firmato da Joseph Di Pasquale, architetto e urban designer, dello studio AM Project prevede la realizzazione al centro dell’area di una Arena coperta di 6.500 posti a sedere, dove si potrà assistere a eventi sportivi e concerti o partecipare a congressi.
Intorno sorgerà una grande piazza con 25 metri quadrati di spazi verdi attrezzati. 20 mila metri quadrati saranno destinati a servizi di vario genere: negozi, ristoranti, spa, centro benessere e palestra, più un percorso di sky jogging sul tetto panoramico.
È prevista anche la realizzazione di un hotel con 100 camere e un ristorante all’ultimo piano con vista sulla Città Alta e di una residenza con 80 alloggi, con offerta integrata di servizi abitativi, di fornitura di energia e manutenzione. Ci sarà inoltre un parcheggio per 1000 posti auto e 100 postazioni di ricarica per veicoli elettrici.
A che punto sono i lavori in cantiere?
Lo scorso maggio è stata completata l’attività di demolizione degli edifici industriali e sono stati portati a termine i lavori della prima fase del progetto di bonifica. Anche la seconda fase – molto più complessa e onerosa perché ha interessato un’area di 10 mila metri quadrati con scavi di 10 metri di profondità – verrà presto conclusa.
L’avanzamento dell’intera opera di fonda su un cronoprogramma molto ben definito, tanto che committenti e general contractor hanno già fissato la data di inaugurazione della nuova smart city.
Tutto sarà pronto – salvo imprevisti – entro l’8 aprile del 2022.
Progetto ad alta qualità digitale
Chorus Life sarà innanzitutto un luogo di sperimentazione, di ricerca applicata, un nuovo modello di smart city, polivalente e con tante diverse funzioni. Un modello di villaggio tecnologico innovativo che ha la caratteristica di poter essere replicabile altrove. Infatti, questa formula è già è stata richiesta da altri sindaci e non solo in Italia.
Un progetto, quindi, che guarda a tutte le città europee come strumento per rivitalizzare le periferie senza consumo di suolo e mette al centro una proposta di integrazione funzionale e sociale basata dove una bassa densità urbanistica potrà sviluppare un’alta densità relazionale, grazie alla integrazione tra le funzioni e la moltiplicazione delle occasioni di incontro e socializzazione.
Cosa rende questo progetto tanto interessante e all’avanguardia? Naturalmente, la scelta di un approccio progettuale di tipo sinergico, naturalmente in modalità Bim, dove il committente ha voluto – fin da subito – coinvolgere l’intera filiera dai progettisti ai manutentori, al fine di poter controllare e valutare contemporaneamente ogni singola fare del processo.
Bim e smart data
Il vero fiore all’occhiello di Chorus Line è certamente la piattaforma Gsm (acronimo di Global System Model), nata dalla collaborazione fra le società Gewiss, Microsoft e Siemens (protagonista del progetto di smart city Aspern, in Austria) che insieme hanno elaborato una tecnologia in grado di mettere in connessione i sistemi impiantistici e l’infrastruttura digitale per una completa integrazione gestionale.
In pratica, l‘interconnessione degli edifici in rete, oltre a consentire una loro gestione geografica da remoto in tempo reale, produce una grande quantità di dati che strutturati, analizzati e trasformati in smart data permettono di realizzare applicazioni e servizi digitali ad elevato valore aggiunto, in grado di aumentare il comfort, la sicurezza, la produttività e la sostenibilità di ogni edificio.
L’obiettivo finale è di armonizzare progettazione, costruzione e gestione, garantendo il successo e il miglioramento del modello di business. Rispetto a un approccio immobiliare più tradizionale, il modello Gsm è in grado di generare profitto sostenibile lungo l’intero ciclo di vita di un asset immobiliare, sia in termini di incremento di redditività sia in termini di contenimento dei costi operativi, il tutto con il risultato di un più rapido ritorno dell’investimento: il profitto, nonostante gli ingenti costi in fase di progettazione e costruzione, è dato da un modello di business basato su servizi ad alta redditività nel tempo.
In Chorus Life tutti i servizi e le funzioni si integrano in un’unica piattaforma digitale disponibile su ogni dispositivo mobile per venire a conoscenza in modo veloce e semplice di qualunque informazione.
L’applicazione consentirà di accedere a tutti i servizi integrati in un portale per monitorare e gestire un’intera area. In sostanza, le tecnologie digitali si fondono con la più recente impiantistica – dalla gestione dell’energia alla fornitura di servizi per l’utente – introducendo nuovi criteri di progettazione e aumentando la funzionalità di edifici e spazi.
Il modello GSM darà forma alle infrastrutture tecnologiche e coordinerà la comunicazione mobile di tutto il centro, mettendo in connessione le persone e il loro benessere con gli oggetti e gli edifici che faranno parte del progetto.
La vita a Chorus Life
La piattaforma Gsm metterà in dialogo l’ambiente con tre tipologie di utenti: il residente, il visitatore e il cliente. Questi potranno scaricare un’app, semplice da installare e facile da utilizzare, con cui richiedere ogni tipo di servizio disponibile: per esempio, comprare i biglietti per gli spettacoli dell’Arena, ordinare un take away dall’aerea destinata alla ristorazione o prenotare un trattamento di bellezza al centro benessere.
Anche i luoghi potranno interagire con gli utenti, mandando loro notifiche con aggiornamenti, ad esempio, sul palinsesto dell’Arena o con le offerte della Gallery.
La possibilità di comunicare con gli ambienti si estenderà all’ambito domestico. Le soluzioni proposte nel Residence ospitano la più moderna domotica. Qui dispositivi ad alta efficienza energetica possono essere programmati, avviati e arrestati direttamente dall’app di Chorus Life che potrà monitorare anche i consumi di ciascun dispositivo.
Le residenze presentano una nuova concezione dell’abitare: a chi vorrà soggiornare in uno degli alloggi non verrà proposto un affitto, ma un’offerta integrata e scalabile – con canone unico – di servizi interni, come fornitura di energia, manutenzione e sicurezza, oltre a tutti quelli esterni a disposizione nell’intero quartiere.
La smart city bergamasca si fonderà su un sistema di Building IoT, dove l’interconnessione degli edifici in rete riguarderà sia i singoli componenti tecnologici, sia gli stessi occupanti che vi abitano.
Smart grid
Una smart grid distribuirà energia in base alle esigenze reali, evitando sprechi e riducendo l’impatto ambientale: una rete funzionale, più precisamente un insieme di reti elettriche e di tecnologie, che, grazie allo scambio reciproco d’informazioni, permetterà di gestire e monitorare la distribuzione di energia elettrica da tutte le fonti di produzione e soddisfare le diverse richieste degli utenti collegati, produttori e consumatori in maniera più efficiente, razionale e sicura.
In una rete tradizionale l’energia prodotta dalle centrali e dalle fonti rinnovabili, viene distribuita attraverso il dedalo di tralicci, centraline, cavi e contatori alle città, alle industrie e alle abitazioni, su tutto il territorio nazionale.
Questo sistema di distribuzione è progettato per funzionare a senso unico, perché i flussi energetici si spostano esclusivamente dalle centrali ai vari nodi periferici.
Quindi, la distribuzione ai consumatori è continua e il flusso di energia risulta essere sempre lo stesso, a prescindere dalla quantità effettivamente necessaria e conseguentemente consumata.
La smart grid, invece, mette in comunicazione produttori e consumatori, integrando nel sistema di distribuzione le funzionalità di una rete di informazioni. Quest’ultima preleva, in tempo reale, i dati dai contatori, dai veicoli e da tutti i prodotti e gli strumenti connessi agli utenti, per poi razionalizzare e distribuire l’energia in modo efficiente, evitando i sovraccarichi e le variazioni di tensione.
La rete, inoltre, è dotata di strumenti di monitoraggio che consentono di tenere traccia di tutto il flusso elettrico del sistema e permette di evitare le interruzioni di elettricità e di ridurre il carico laddove possibile.
La piattaforma GSM avrà numerose applicazioni IoT e favorirà lo scambio tra fisico e virtuale, così da semplificare e rendere più efficiente la vita di individui e comunità.