Il bilancio 2019 di Assobim, associazione nata per promuovere la diffusione del Building Information Modeling e sostenere l’attività dell’intera filiera tecnologica del Bim, decreta la crescita costante del Bim in Italia.
Secondo l’associazione nel 2019 i grazie anche ad alcuni fattori “leva”, su tutti l’avvio a partire dal 1 gennaio 2019 dell’obbligatorietà progressiva dei progetti digitali negli appalti di opere pubblichem il Bim ha continuato la sua fase di sviluppo.
Va però segnalato che al momento la metodologia Bim trova spazio soprattutto nella fascia alta del mercato.
“Il Bim in Italia sta entrando nella quotidianità operativa di progettisti e costruttori, anche se meno di quanto ci si aspettasse e di quanto ce ne sia realmente bisogno. Nel mondo dell’edilizia, con le sue complessità e articolazioni, l’applicazione del Bim sarebbe più che mai utile”.
Adriano Castagnone, presidente di Assobim
Ciò che si sta verificando è un Bim a due velocità, osserva in una nota Adriano Castagnone, presidente dell’associazione: “Da un lato ci sono studi, organizzazioni, committenti e imprese illuminate per le quali il Bim è diventato la regola, ma il di cui numero è limitato; dall’altro lato, il mondo professionale, composto da architetti e ingegneri, è ancora in una fase di analisi e di studio”.
Secondo Assobim la carenza più significativa è quella della committenza, sia quella privata diffusa, sia specialmente quella pubblica nonostante l’avvio citato dell’era del Decreto Baratono. Quest’ultima non ha ancora compreso a pieno quali potrebbero essere i vantaggi dell’adozione del Bim, e non è ancora sufficientemente motivata e organizzata per richiedere che la progettazione e poi l’esecuzione degli interventi edilizi pubblici sia supportata da questa metodologia.
La crescita di Assobim
In questo scenario di mercato, nel 2019 anche Assobim cresce. Ha registrato una continua adesione di nuovi soci e ha promosso e coordinato lo svolgimento di numerose attività finalizzate a promuovere il Bim in Italia: dai corsi di formazione alla pubblicazione di ebook, tra cui il Bim Report 2019, dai workshop durante fiere e manifestazioni all’avvio di una strategia di comunicazione specializzata e professionale. Tra le iniziative ad alta visibilità, Assobim ha partecipato a importanti appuntamenti fieristici in affiancamento ai soci.
Il 2019 ha visto anche il debutto di Think Bim, il percorso divulgativo lanciato da Assobim per fornire informazioni utili alla definizione di linee guida e best practice in ogni categoria coinvolta nella filiera.
Espansione 2020 nel segno della filiera e della PA
Per il 2020 l’associazione intende continuare a promuovere la diffusione del Bim: spazio quindi ai corsi di formazione, agli e-book, alle fiere, a Think Bim e altre iniziative che prenderanno forma nei prossimi mesi.
L’impegno primario sarà sostenere l’attività dell’intero comparto tecnologico del Bim operando con maggior forza a sostegno di un concetto di filiera.
Le maggiori difficoltà per la corretta diffusione del Bim, infatti, si riscontrano proprio nel dialogo tra realtà diverse.
Ogni categoria professionale coinvolta nella lunga e complessa filiera che costituisce l’insieme dell’industria delle costruzioni, infatti, lavora ancora molto in maniera indipendente, senza puntare alla creazione di un sistema con linguaggi e processi comuni.
“Per dirlo con un’immagine – chiosa Castagnone – bisogna fare squadra. Per questo motivo Assobim nel 2020 si impegnerà a promuovere diversi momenti di formazione e informazione sul tema della digitalizzazione e del Bim coinvolgendo tutte le categorie che costituiscono tale filiera: committenti, progettisti, imprese di costruzioni, aziende produttrici di materiali, sistemi e servizi, gestori e manutentori immobiliari”.
Il 2020 vedrà Assobim focalizzarsi soprattutto sulla Pubblica Amministrazione, la cui presenza risulta ancora carente tra gli attori di filiera che hanno scelto di adottare il Bim.
La formazione dei tecnici della Pubblica Amministrazione diventa fondamentale anche alla luce del percorso di obbligatorietà del Bim negli appalti pubblici, la cui soglia dal 2020 interesserà tutti i i lavori di importo superiore ai 50 milioni di euro.
Continuerà anche nel 2020 l’impegno di Assobim nel farsi portavoce con le istituzioni e con i principali influencer del mondo Bim per una promozione costante del Building Information Modeling in Italia.
“Il 2020 sarà l’evoluzione di quanto è stato sviluppato nel 2019”, conclude Adriano Castagnone.