Anche nella robotica industriale l’occhio vuole la sua parte ed ecco perché allo studio Ministry of Design è stata affidata la riprogettazione degli ambienti di RACE, una facility di Singapore nata per lo sviluppo e l’addestramento di robot e tecnici (RACE sta per Robotics Application Centre of Excellence) per le linee produttive delle aziende del manufacturing.
Gli spazi di RACE hanno quindi un ruolo sia tecnico che dimostrativo, tra l’altro con la presenza costante di diversi robot modulari.
Proprio questo elemento ha portato alla progettazione di un ambiente flessibile. Il laboratorio di RACE, dove i robot vengono di volta in volta installati per il loro sviluppo, è un open space unico che però può essere suddiviso in spazi più piccoli dove eseguire sessioni di addestramento mirate e specifiche dei robot e dei loro tecnici.
L’estetica nel suo complesso, prevedibilmente, è stata studiata per dare l’idea dell’automazione e della precisione della robotica industriale. RACE serve infatti anche come centro divulgativo per le applicazioni Industry 4.0 nella zona di Singapore: qui le aziende possono sperimentare le potenzialità della robotica e qui si formano tecnici che poi entreranno nelle imprese portando il loro know-how.
Come rappresentare un mondo nuovo
Il design dell’open space è stato pensato per spiazzare i visitatori amplificando la sensazione di stare approcciando un mondo nuovo. Per questo le pareti e il soffitto della struttura non sono visibili ma coperti da una “seconda pelle”, sfaccettata in vari poligoni realizzati con strati di tubi in alluminio orientati in diverse direzioni. La disposizione di queste sezioni sembra casuale ma in realtà è studiata per creare varie nicchie in cui collocare i robot e in cui organizzare attività per piccoli gruppi di lavoro.
I pannelli con i tubi metallici hanno anche la funzione di nascondere i molti cablaggi che sono necessari per far funzionare i robot della struttura e i vari dispositivi collegati. Visivamente d’impatto, questi pannelli sono in realtà strutturalmente semplici e la loro collocazione permette di creare piccole “aree di servizio” a cui accedere facilmente.