Fondato dall’Architetto Gianfranco Malara nel 1980 a Cosenza, lo Studio Malara Architetti è stato uno dei primi sul territorio a supportare l’attività di progettazione e disegno con l’utilizzo di software grafici CAD e disegni tridimensionali, l’attività negli anni è cresciuta molto anche e si presenta oggi sul mercato come partner dei propri clienti assistendoli in tutte le fasi del progetto, dalla progettazione preliminare fino alla direzione lavori.
La metodologia operativa dello studio prevede che i diversi professionisti operino in modo sinergico avvalendosi quando necessario di una rete consolidata di consulenze specialistiche a seconda della commessa.
Spiega Andrea Malara che “la nostra organizzazione di studio è probabilmente diversa rispetto alla media. Sicuramente ciò è agevolato dal fatto che siamo una realtà dalle dimensioni contenute rispetto ad altre molto più grandi dove il bisogno di ingegnerizzare i metodi di lavoro interni è fondamentale. Abbiamo una filosofia organizzativa di tipo orizzontale. Chiaramente la fase iniziale di approccio e le fasi di revisione avvengono in gruppo, ma i progetti vengono portati avanti in autonomia dai singoli professionisti e man mano verificati. Ciò permette di snellire e rendere più veloci i processi e, allo tempo, responsabilizzare chi si occupa del singolo progetto”.
Da oltre trent’anni lo studio utilizza strumenti Cad nel processo di produzione e già negli anni 90 ha introdotto Archicad di Graphisoft come software principale nella realizzazione dei sui progetti. Un rapporto consolidato quello dello studio Malara con Archicad anche grazie al supporto e alla qualità del servizio offerto dalla Tecno 3D di Massimiliano Liuzzi, rivenditore Graphisoft di a Rende (CS).
Oggi la modellazione in 3D accompagna il progetto in tutte le fasi di sviluppo, dalla concezione alla realizzazione. Da qualche anno lo Studio Malara ha cominciato anche ad utilizzare la metodologia Bim, ambito in cui Graphisoft è pioniere e leader a livello internazionale. “Abbiamo avviato questo percorso” – racconta l’Arch. Malara – “sia in funzione della progressiva obbligatorietà del Bim negli appalti pubblici, sia per i vantaggi che tale sistema comporta nello sviluppo del progetto, sia perché ovviamente l’uso di Archicad ne incentiva l’utilizzo”.
Sono tanti i progetti che hanno contribuito alla crescita dello studio. Tra i più significativi ci sono sicuramente i piani urbanistici di Rende (CS), tra cui il piano di riconversione dell’area ex FIAT nel centro della città, la riqualificazione dei principali corsi fluviali della città, il nuovo plesso scolastico di Marsicovetere in Basilicata, la riqualificazione e ampliamento della stazione ferroviaria di Catanzaro Città, oltre a vari complessi residenziali/ multifunzionali e case unifamiliari in Calabria.
“Tra i lavori attualmente in corso di cui ci stiamo occupando vi sono la riqualificazione dell’impianto sportivo di Commenda di Rende, una grande area verde che diventerà in pochi anni un centro sportivo all’avanguardia con all’interno campi da tennis, calcio, spazi per il tempo libero e la ristorazione”, illustra l’architetto Malara.
Sempre a Rende lo Studio Malara Architetti ha realizzato un edificio residenziale multipiano in cui l’utilizzo del software Archicad è stato di grande aiuto, come spiega Andrea Malara:“Innanzitutto per la genesi del progetto. Solitamente richiede un po’ di tempo, ma in questo caso è stata immediata; lo schema compositivo è stato pensato in modo spontaneo, la visione di come doveva essere è stata quasi istantanea. E così la richiesta di una colta committenza di poter realizzare un edificio per appartamenti con due attici che avessero le caratteristiche della villa (intesa come entità autonoma) è stata da noi recepita e interpretata in maniera più facile e risolvendo in maniera più rapida ogni problematica. L’utilizzo di Archicad si è rivelato necessario anche per la complessità realizzativa, considerata la singolarità della costruzione”.
Il progetto comporta la realizzazione di un edificio residenziale multipiano situato al confine tra l’area urbana di Cosenza e un’area collinare, rappresentativa dell’entroterra calabrese, caratterizzata da una magnifica vegetazione di uliveti.
L’edificio è costituito da una base massiva articolata in quattro corpi quadrangolari, volumetricamente indipendenti, e da due volumi bianchi sospesi in quota che ospitano gli attici.
I due volumi appaiono sospesi su pilotis e intersecandosi l’un con l’altro, possono essere assimilati a due enormi cannocchiali panoramici affacciati sulla città consolidata. Tutti gli appartamenti si sviluppano su un unico livello, eccetto gli attici che si articolano su due livelli e sono dotati di giardino pensile privato.
La composizione d’insieme è incentrata tutta sul dualismo tra base e coronamento, tra blocco massivo atto a sostenere e volume sospeso, tra volume concluso e forma libera, tra sviluppo verticale ed andamento orizzontale. I quattro parallelepipedi che formano la base sono caratterizzati da aperture calibrate e improvvisi bow window che si alternano su una texture pixelata ceramica. I volumi “sospesi”, invece, richiamano legami tipici con la tradizione architettonica mediterranea: intonaco bianco puro, vetro e aperture a nastro.
“La parte più sfidante del progetto – spiega l’Arch. Malara – è stata sicuramente la progettazione e successiva realizzazione dei volumi sospesi e delle facciate continue viste le dimensioni. Archicadci ha aiutato nel gestire e controllare in modo continuo il modello, le forme non ortogonali dei due volumi sospesi e la loro successiva ingegnerizzazione. Per questo Archicad ci accompagna da sempre nel nostro lavoro, proprio per la possibilità che dà di gestione e controllo del progetto. Ad esempio effettuare una variazione in pochi istanti e vedere aggiornati prospetti e sezioni in modo automatico è sicuramente un vantaggio sia di tipo qualitativo sia per un risparmio di tempo non indifferente”.
Lo Studio Malara Architetti crede nell’utilizzo del Bm anche se l’architetto Malara si rende conto che“purtroppo ancora raramente le altre figure che concorrono alla progettazione integrata del manufatto usano tale metodologia”.
Ma vede anche il Bim come il sicuro futuro per il mondo delle costruzioni e pensa quindi che sia assolutamente giusto “intensificare e stimolare il suo utilizzo” e per questo ogni progetto dello studio è oggi realizzato in Bim.