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Bim e normative: il code checking

I controlli di congruità del progetto sono uno dei maggiori punti di forza del Bim, che grazie al cosiddetto Model Checking è soggetto a una costante analisi e validazione dei suoi parametri, geometrici e non solo.

Le regole di controllo che governano la verifica del modello sono in genere organizzate nelle tre fasi della Bim Validation, che ne verifica proprietà e procedure, della Clash Detection, che controlla eventuali interferenze, del Code Checking, fase cui è affidata la verifica di conformità dei parametri contenuti nel modello alle normative di riferimento.

Le regole di controllo del modello sono in genere organizzate nelle tre fasi della BIM Validation, della Clash Detection e del Code Checking, che ne verifica la conformità alle norme di riferimento

Tutto il processo progettuale è infatti disciplinato da un complesso corpo normativo sia nazionale che internazionale, le cui disposizioni possono tradursi tramite opportuni strumenti in dati parametrici, non diversamente da quanto può accadere, ad esempio, con le specifiche indicate dal committente o le buone pratiche progettuali e costruttive, anch’esse trasponibili in linguaggio parametrico e adottate come prescrizioni.

In questo modo è possibile al progettista sottoporre il modello parametrico a un processo di verifica, che viene condotto sulla base delle regole parametrizzate sopra elencate.

Naturalmente perché ciò sia possibile è necessario che il modello Bim sia integrato da opportuni contenuti informativi parametrici che però, a differenza dalle informazioni di natura geometrica e dimensionale, non sempre vengono generati automaticamente dalle piattaforme di Bim Authoring.

Il Model Checking si sviluppa nelle quattro fasi della Rule Interpretation, Building Model Preparation, Rule Execution e Rule Reporting

Tale processo di verifica della conformità normativa del modello può essere esperito solo manualmente nel caso dei metodi di progettazione tradizionali, comporta necessariamente un costante confronto fra i soggetti coinvolti nel progetto, implica l’eventualità di difformità e incongruenze tipiche del processo progettuale tradizionale e, naturalmente, un importante aumento dei tempi e dei costi, problematiche che al contrario l’automatizzazione del processo di verifica, anche parziale, è in grado di evitare.

Ed è esattamente sotto questo aspetto che l’adozione del Bim nello sviluppo del progetto consente di implementare tutti i documenti e le informazioni necessarie allo scopo.

I contenuti normativi possono essere tradotti tramite opportuni strumenti in dati parametrici e adottati come prescrizioni

Cardini di tale metodologia sono, da un lato, la traduzione delle prescrizioni normative in regole applicabili al Model Checking, dall’altro la creazione di un modello parametrico completo di tutte le informazioni necessarie per valutarne la conformità alle norme.

Tramite la creazione di set di regole il processo di validazione del modello risulta per sua natura più oggettivo in quanto sottratto all’interpretazione individuale delle norme, e inoltre gli stessi set di regole, una volta definiti, possono essere applicati a diversi modelli afferenti uno specifico ambito tipologico (ad esempoi edilizia scolastica, ospedaliera, per l’ospitalità).

Dal punto di vista operativo, il Model Checking basato su set di regole si sviluppa nelle quattro fasi della Rule Interpretation, Building Model Preparation, Rule Execution e Rule Reporting.

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Tramite la creazione di set di regole il processo di validazione del modello risulta più oggettivo, e le regole possono essere applicati a diversi modelli afferenti uno specifico ambito tipologico

Nella prima, la norma viene analizzata e strutturata in parametri sulla cui base vengono sviluppate regole di controllo; nella seconda, nel modello parametrico vengono implementati i contenuti informativi necessari all’esecuzione del confronto con il set di regole per la sua validazione; la Rule Execution è la fase vera e propria di esecuzione del controllo attraverso l’applicazione del set di regole al modello, operazione in genere condotta utilizzando un formato interoperabile come l’IFC; nella fase conclusiva di Rule Reporting, infine, i risultati del controllo vengono trasferiti in una reportistica automatizzata per consentirne la condivisione fra tutti i soggetti coinvolti nel progetto.

Con il contributo di Assobim

Assobim

 

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