Si rinnova il Catasto, grazie al Sistema Integrato del Territorio, innovativa piattaforma digitale dell’Agenzia delle Entrate che conterrà gli atti catastali.
Da febbraio è partito quindi il Catasto 2.0, che va ad evolvere il sistema cartografico preesistente.
Il nuovo Sistema Integrato del Territorio sarà infatti capace di incrociare diverse informazioni georeferenziate, che saranno così fruibili dinamicamente e in modo interattivo
Il Sistema Integrato del Territorio verrà attivato progressivamente, andando a inserire gradualmente le informazioni da tutta Italia, fatte salve le Province Autonome di Trento e di Bolzano.
Si tratta di un insieme di informazioni decisamente corposo, composto da ben 74 milioni di immobili urbani e 60 milioni rurali, terreni compresi.
Lo scopo del Sistema Integrato del Territorio è consentire una corretta localizzazione sullo spazio geografico e una precisa descrizione delle caratteristiche rilevanti ai fini fiscali di ciascun immobile, aggiungendo inoltre ulteriori informazioni rilevanti: tecniche, censuarie, oltre al valore fiscale e utilizzando laddove possibile informazioni provenienti da fonti terze.
Il Catasto 2.0 offrirà un’esperienza d’uso innovativa e moderna, e i dati contenuti saranno di conseguenza accessibili in pochi istanti e senza particolari procedure da eseguire.
Il Sistema Integrato del Territorio è costituito da una serie di layer: la cartografia, i dati censuari, le foto orto-digitali e molto ancora.
Come nelle app di navigazione per smartphone, si possono visualizzare o disattivare i livelli, scegliendo quindi quali visualizzare a schermo.
Anche in questo caso sono sufficienti alcuni click del mouse per ottenere il risultato desiderato.
Evidente il salto di qualità offerto da una piattaforma digitale evoluta, che renderà certamente più efficace e semplice al tempo stesso il lavoro dei professionisti del settore, oltre che delle pubbliche amministrazioni interessate.
Il valore aggiunto del SIT è che si tratta di un sistema apertp, in grado di recepire e scambiare dati con altri enti: lo scopo è anche, in prospettiva, di permettere alle Pubbliche amministrazioni di integrare il nuovo Catasto 2.0 nei sistemi informatici, offrendo un potenziale notevole alla gestione di ambiente e territorio.
Come riporta il sito di Sogei, tecnicamente il Sistema integrato del Territorio è, insieme, una piattaforma tecnologica e una architettura performante e scalabile, per rispondere a volumi crescenti di servizi diversificati per utenti e canali di erogazione (mobile, rich-clientI che garantisce alte performance del sistema anche nella navigazione dei vari strati cartografici, grazie all’adozione di una tecnologia mista, raster-vettoriale, e nella gestione in cache dei dati geografici più navigati; dispone di un framework applicativo su cui costruire servizi modulari, in un’architettura che consente di ottenere le funzionalità di un moderno WEB-GIS e garantisce sicurezza, tracciamento delle operazioni e confidenzialità nell’accesso al dato, business continuity, anche a fronte di situazioni critiche.
Dal punto di vista dei controlli il Sistema integrato del Territorio permette di effettuare attività di accertamento (acquisizione delle informazioni degli immobili, grazie al loro posizionamento sul territorio e confronto con lo stato di fatto; pianificazione ottimale dei sopralluoghi e di tutte le attività sul territorio, anche con l’ausilio di foto oblique e di servizi web avanzati di terze parti), controllo rendite catastali con confronto delle rendite proposte con il valore medio delle unità immobiliari presenti in un intorno geografico, e miglioramento qualità dei dati, con possibilità di bonificare le informazioni territoriali, sfruttando il confronto con altri elementi catastali e cartografici o altri strati informativi, utilizzando le relazioni spaziali (indirizzi, correlazioni terreni fabbricati).
Quando realmente attivo, accesso?