Il cambiamento culturale che sta investendo anche il settore delle costruzioni induce le organizzazioni a riconsiderare l’impatto degli strumenti tecnologici sino ad oggi considerati alla stregua di soluzioni vincenti, soprattutto in relazione alle trasformazioni della realtà. Le cose non stanno propriamente in questo modo.
La tecnologia è fuori di dubbio uno strumento abilitante. Tuttavia non è la soluzione. In assenza di cultura organizzativa e di strategie chiare di lungo respiro, anche la migliore tecnologia del mondo rimarrà sterile e inefficace.
Una veloce ricerca nel web dell’acronimo Bim produce più di 220 milioni di risultati. È evidente che le relative risorse informative non mancano. La vera difficoltà consiste nel passare al vaglio i variegati stimoli forniti ad abundantiam dalla rete per farsi un’idea corretta di cosa sia veramente Bim, degli obiettivi che questo modello si propone e dell’applicazione.
A fronte dell’apertura del settore delle costruzioni alla digitalizzazione è estremamente importante che le organizzazioni e i singoli soggetti non restino indietro, che dispongano conoscenze necessarie per abbozzare piani di trasformazione e tracciare una traiettoria di implementazione della metodologia Bim. Questo sia nel presente che mirando al futuro.
Il Building Information Modeling costituisce un campo esteso che interessa il mondo intero con diverse prospettive sia in termini di significato che di modalità di applicazione. Ogni organizzazione appartenente al settore dovrà adattare il proprio asset attraverso un vero e proprio Change Management aziendale, culturale.
Cos’è il Change Management
Change Management è l’insieme delle attività per la gestione del cambiamento in azienda che prevede di strutturare un percorso di transizione lungo una linea che muova dall’analisi della situazione attuale (stato presente) puntando a un obiettivo (stato desiderato) cui tendere attraverso pratiche programmate precisamente e altrettanto precisamente realizzate.
Una metodologia efficace di Change Management deve contemplare passaggi decisivi, nonché la valorizzazione dei seguenti tre pilastri:
- People: significa cambiare il Mindset delle persone (aspetto più oneroso). Il Change Management efficace mette infatti l’utente al centro.
- Process: occorre rivedere i processi secondo determinati obbiettivi, in modo efficace e digitale.
- Technology: serve a introdurre in aziende le tecnologie digitali a supporto della produttività.
Si tratta però di un percorso articolato e complesso non tanto in ordine all’introduzione di nuovi strumenti quanto per il forte impatto sulle consuetudini radicate delle persone che per natura tendono a resistere al cambiamento.
Le principali opposizioni che affondano nella difficoltà di scalzare vecchie idee («Abbiamo sempre fatto così»), la carenza di motivazione al cambiamento dettata talvolta da pigrizia, la mancanza di competenze adeguate, e lo sforzo previsto per acquisirle, il tempo da investire: sono determinanti non da poco che invischiano il processo di evoluzione.
Gestire la componente umana, culturale, sostenendo le persone verso nuove sfide, questo è forse l’aspetto più cruciale.
Introdurre nuove tecnologie senza ripensare al tratto culturale delle persone adattando i processi organizzativi è sforzo vano. Può rivelarsi uno spreco di soldi e di tempo.
Il Bim non svela solo qualità tecnologiche in senso stretto. Non si riduce alla scelta di questo o quel software. In gioco ci sono professionalità in trasformazione, dunque competenze, sensibilità, orientamenti, scelte di campo.
In occasione Digital&BIM di quest’anno affronteremo il tema del Bim change management mettendo al centro le persone. Si insisterà in particolare sul loro ruolo fondamentale nella riuscita dell’implementazione del Bim.
L’autore
Andrea Agostini è Bim Consultant – Co-Fondatore di Adhox. Ha lavorato per anni come Bim Manager per alcune delle più grandi realtà del settore edilizio italiano, prima Manes-Tifs spa, poi Cimolai spa dove ha collaborato alla gestione del dipartimento Bim.
Lavorando poi con Operamed srl, ha sviluppato metodologie Bim non solo legate alla progettazione ma connesse alla produzione PLM. Si occupa di formazione tenendo lezioni in numerose organizzazioni ed è membro del Bim User Group Italy (BUG). Attualmente è uno dei soci fondatori di Adhox srl, società che si occupa di consulenza orientata al change management, formazione e sviluppo di soluzioni Bim-Based utilizzando tecnologie innovative.