Iaac (Institute for Advanced Architecture of Catalonia, Barcellona) e Wasp hanno realizzato un innovativo prototipo di muro stampato in 3D, progettato dall’istituto catalano e realizzato attraverso la tecnologia Crane dell’azienda di Massalombarda in occasione della fine del programma Open Thesis Fabrication (OTF), focalizzato sull’impatto della fabbricazione additiva nel settore delle costruzioni.
Il muro continua la ricerca già intrapresa nei casi studio Digital Adobe Wall (Iaac) e Gaia (Waps), la prima casa stampata in 3D in terra cruda, valorizzando le opportunità progettuali della stampa 3D verso l’ottenimento di sistemi architettonici multifunzionali, promuovendo al contempo lo sviluppo di nuovi scenari costruttivi.
La collaborazione tra Wasp e Iaac si propone di elaborare concrete soluzioni progettuali per abitazioni sostenibili e a basso costo.
Con la rete internazionale stabilita con i centri di ricerca universitari, Wasp offre la possibilità di usufruire degli spazi e delle tecnologie aziendali, prendendo parte alle attuali linee di ricerca architettonica.
Presso l’istituto catalano studenti e ricercatori sviluppano progetti con l’obiettivo di pianificare dalla scala architettonica a quella urbana l’impatto delle nuove tecnologie e di diffondere un nuovo concetto di habitat e città.
La tecnologia 3D viene sempre più considerata una strategia costruttiva praticabile grazie all’avanzamento nei metodi di design, affinati dai programmi accademici.
Su questa via il programma Open Thesis Fabrication di Iaac forma ricercatori e professionisti sui metodi di fabbricazione a controllo numerico, favorendo nuove opportunità nell’ambito dell’architettura bioclimatica.
Il prototipo in scala 1:1 rappresenta una porzione di muro dello spessore di 40 cm, con elementi lignei integrati, a supporto di una scala a sbalzo accuratamente studiata per ancorarsi alla parete.
Il lavoro può essere considerato un passo verso la realizzazione di strutture stampate in 3D in terra cruda con funzione portante.
Allo scopo è stat perfezionata una miscela a base di argilla e fibre di riso da parte di RiceHouse, con l’obiettivo di facilitare il processo di estrusione.
Per il processo di stampa 3D sono occorse 40 ore, con un quantitativo di materiale pari a 2 metri cubi, articolati in maniera tale da conferire al contempo solidità e espressività formale.
Alla luce dei risultati ottenuti con Gaia e con tale progetto, Crane Wasp si propone come uno strumento fondamentale per trasferire le logiche di progettazione a modelli costruttivi reali, agevolando la sperimentazione di innovativi sistemi spaziali e promuovendo il progresso della stampa 3D nell’industria costruttiva.
Grazie la loro partnershiop Wasp e Iaac sostengono un programma di progetti condivisi, con ricerca e attività finalizzate a stabilire soluzioni di stampa 3D per abitazioni sostenibili a basso costo.
L’intenzione condivisa è di consolidare una rete di partner in tutti i settori, dalla progettazione architettonica alla ricerca universitaria, dalle associazioni umanitarie alle organizzazioni internazionali.